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03/11/2022

Rifacimento del tetto: perché farlo, quali sono le pratiche e quali bonus esistono

in Varie

Il tetto ricopre almeno due funzioni fondamentali per l’abitazione in cui viviamo: la protegge dalle intemperie ed evita le dispersioni di calore, consentendo quindi un risparmio sui consumi di energia. Dato che, vista la sua posizione, la copertura è la parte più esposta di un edificio, è facile che si deteriori ed abbia bisogno di una manutenzione periodica.

Fortunatamente, non capita spesso di dover rifare il tetto: di solito, per ripararlo occorrono solo alcune operazioni ordinarie, come la sostituzione delle tegole danneggiate o il riposizionamento di quelle che sono fuori posto.

Se invece questo tipo di azioni non bastano, bisogna considerare il rifacimento dell’intera copertura per non far ulteriormente aggravare la situazione. Tra i motivi per cui è necessaria la sostituzione del tetto ci può essere un grave danno dovuto all’età della struttura oppure la volontà di far acquisire maggior valore all’immobile in vista della sua vendita. 

Un buon intervento al tetto permette di migliorare l’estetica dell’edificio e di abbattere gli sprechi grazie ad un incrementato efficientamento energetico. In questa sede scopriremo come capire quando occorre un rifacimento del tetto, quali pratiche vanno sbrigate e a quali bonus si può fare riferimento per questo tipo di manutenzione.

Quando e perché rifare il tetto

Per garantire che chiunque abiti nel fabbricato sia al sicuro dagli agenti esterni o da infiltrazioni di acqua, è importante fare caso a quali sono le avvisaglie che indicano la necessità di rifare il tetto. Tra queste troviamo:

  • infiltrazioni di acqua dal soffitto;
  • presenza di muffa o condensa nel sottotetto;
  • mansarda molto fredda d’inverno e con caldo afoso in estate, che rende necessario utilizzare dispositivi per il condizionamento dell’aria;
  • alta frequenza di rotture o spostamenti delle tegole o dei vari elementi che compongono la struttura.

Per quel che riguarda il periodo migliore per rifare il tetto, sono da preferirsi le stagioni più calde: la primavera e l’estate sono le stagioni ideali, durante le quali solitamente perdurano condizioni climatiche stabili. Tuttavia, non è insolito intervenire sulla copertura anche in autunno e in inverno.

Quando è obbligatorio rifare il tetto?

In caso di infiltrazioni, crepe o formazione di muffe, se non si vive in un fabbricato proprio, bisogna considerare come impellente la ristrutturazione del tetto condominiale prima che i danni si estendano a tutto l’edificio. 

Dal momento che il tetto del condominio rappresenta una “parte comune”, le spese per la riparazione o per il rifacimento saranno ripartite tra tutti i condomini, in proporzione ai millesimi di proprietà. 

Le pratiche e le autorizzazioni necessarie

Per quanto riguarda le pratiche burocratiche, se ciò di cui ha bisogno il tetto è solo una manutenzione ordinaria, come un minimo cambio di tegole, non sono necessarie particolari autorizzazioni. 

Se invece i lavori vanno oltre la semplice manutenzione periodica, assumono un carattere straordinario bisogna – in base alla tipologia di interventi e del regolamento comunale di riferimento – affidarsi ad un professionista per la presentazione dei seguenti documenti:

  • SCIA (Segnalazione Asseverata Inizio Attività), oppure
  • CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata).

Rivolgendosi a Gruppo Mossali, si può beneficiare anche del disbrigo di tutte le pratiche edilizie come quelle relative ai permessi di costruire, alla sicurezza e al coordinamento in fase di progettazione ed esecuzione, fino al rilascio della certificazione energetica.

Rifare il tetto: i bonus di cui beneficiare

A prescindere dai costi di realizzazione (sui quali accenneremo in seguito) e del tipo di manutenzione ordinaria o straordinaria, è interessare sapere che il rifacimento del tetto permette anche di usufruire di alcune agevolazioni fiscali come la detrazione del 50% per le ristrutturazioni (solo per privati) e del 65% se i lavori riguardano un efficientamento energetico, sia per i privati che per le aziende.

Rifare il tetto rientra nel bonus 110? Sì, poiché il Superbonus 110% si applica agli interventi che interessano l’efficientamento energetico degli edifici, tra cui cappotti termici ed installazione di nuovi impianti di riscaldamento. Attenzione tuttavia a controllare che esistano tutti i requisiti per rientrare nel Superbonus. In caso contrario, occorre fare riferimento alle agevolazioni del 50% e 65% prima citate.  

La ristrutturazione del tetto di Gruppo Mossali

Gruppo Mossali è specializzato e possiede una lunga esperienza nel settore delle ristrutturazioni delle coperture civili e industriali a Brescia e dintorni. Prima di rifare il tetto offre un servizio di analisi preliminare della copertura per ristrutturarla ed isolarla al meglio.

Ad esempio, durante il sopralluogo il tecnico:

  • Si effettua prima un rilievo architettonico per stilare un preventivo gratuito e poi delle fotografie per tenere traccia anche di eventuali dettagli sfuggiti ad un primo esame;
  • Si analizza come allestire il cantiere e come eseguire le opere, restando sempre in contatto con il committente per valutare ogni esigenza e rispettare le scadenze concordate.

Quanto costa, dunque, rifare il tetto? Per rifare il tetto il costo complessivo cambia in base al tipo di lavoro, ad esempio se occorre demolire la copertura, alzarla, o se si vuole solo coibentare. Anche i materiali utilizzati, la tipologia e le dimensioni dell’edificio su cui si interviene incidono sul prezzo finale. Per fare solo un esempio, però, la sostituzione completa delle tegole oscilla dai 70 ai 90 Euro circa a metro quadro. Contatta Gruppo Mossali per tutte le informazioni di cui hai bisogno su costi e modalità.

rifacimento del tetto
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