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08/03/2023

Parapetti provvisori: che caratteristiche devono avere

in Dispositivi anticaduta

I parapetti provvisori sono dispositivi di protezione collettiva (DpC) che vengono impiegati per garantire una barriera contro le cadute dall’alto di persone e cose. Una loro prima classificazione riguarda la metodologia di costruzione, che li distingue in:

  • parapetti tradizionali, fatti di legno o acciaio e costruiti in cantiere;
  • parapetti prefabbricati, solitamente in acciaio, costruiti in fabbrica e assemblati facilmente in cantiere.

Ecco in breve tutto ciò che c’è da sapere di essenziale sul parapetto provvisorio, sulle sue tipologie e a chi rivolgersi per una fornitura di parapetti da cantiere di qualità.

Come deve essere fatto un Parapetto?

Rispettando la norma UNI EN 13374 sulle modalità e la scelta di installazione dei parapetti provvisori, esistono alcune caratteristiche fondamentali e comuni ad ogni struttura di questo tipo:

  • sono costituite da materiale resistente alle sollecitazioni che si possono verificare sia durante l’impiego che a causa dalla pendenza della copertura;
  • hanno una fascia continua di altezza non inferiore a 15 cm che poggia sul piano di calpestio;
  • hanno un’altezza non inferiore a 100 cm i parapetti anticaduta provvisori sono formati da almeno due montanti su cui sono fissati il corrente principale, il corrente intermedio e la tavola fermapiede che può essere fatta, ad esempio, di legno o acciaio.

Tipi di Sistemi Perimetrali

Lo standard europeo UNI EN 13374:2013 prevede che i parapetti si dividano in tre classi diverse per requisiti prestazionali: 

  • Parapetto provvisorio classe A: ha il compito di sorreggere una persona che si appoggia alla protezione, fornire un appiglio quando si cammina accanto alla protezione stessa e fermare chiunque stia cadendo verso di essa. La sua inclinazione rispetto alla verticale non è superiore ai 15° (lo stesso vale per i parapetti di classe B);
  • Parapetti provvisori classe B: oltre alle caratteristiche del parapetto di tipo A, il B arresta anche l’eventuale caduta di una persona lungo la superficie inclinata;
  • Parapetto provvisorio classe C: aggiunge alle precedenti caratteristiche quella di una maggiore protezione in caso si stia scivolando o cadendo lungo una superficie con inclinazione più elevata. Il suo grado di pendenza è incluso fra la verticale e la perpendicolare alla superficie inclinata in questione. A questo gruppo appartengono i parapetti provvisori per tetti inclinati. 

Ma quindi quando può essere utilizzato un parapetto provvisorio di classe A, B o C?

La scelta del tipo di parapetto e del sistema perimetrale in generale da usare in un cantiere è subordinata al tipo di pericoli da eliminare, che vengono evidenziati in fase di valutazione dei rischi. Si dovrà inoltre tenere conto di quanto riportato sulle istruzioni del manuale fornito dal produttore, e di fattori come:

  • il tipo di lavorazione da eseguire (costruzione, demolizione, manutenzione);
  • il livello di inclinazione della superficie su cui si interviene (piana, a debole inclinazione, a forte inclinazione);
  • la struttura a cui si potrà ancorare il parapetto, che si differenzia in base al materiale in cui è costruita: cemento armato, muratura, acciaio o legno;
  • l’eventuale altezza di caduta.

Quando è obbligatorio il Parapetto? 

Trattandosi di dispositivi di protezione, esistono varie norme che indicano i criteri secondo cui è obbligatorio utilizzare un parapetto provvisorio durante un intervento edile. Oltre alla già citata UNI EN 13374 2013, fanno riferimento a questa protezione il D.lgs. 81/08 (Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) ed il D.lgs. 206/05 (Codice del consumo).

A partire da questi riferimenti normativi si deduce, ad esempio, a quale altezza è obbligatorio il parapetto: bisogna utilizzare i parapetti provvisori per tetti in tutti i lavori ad alta quota, ovvero dove c’è il rischio di caduta da un’altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile, e in quelli di scavo, in cui l’operaio corre il rischio di cadere in un avvallamento con profondità superiore a 2 m rispetto al livello della superficie di partenza. 

Inoltre, vanno utilizzati se la distanza tra la piattaforma di passaggio ed un ostacolo laterale (macchinario o muro) supera i 180 mm. In particolare, il parapetto deve essere dotato di un corrimano con altezza massima 1100 mm, che resti parallelo alla linea di passaggio e alla lamina del parapiede.

Gruppo Mossali e Realizzazione di Parapetti Provvisori

Se stai cercando per la tua ditta dei parapetti provvisori, il prezzo può variare in base alla classe di appartenenza e alla tipologia dei singoli elementi che li compongono (giunzioni, prolunghe). Qualsiasi sia la tua esigenza, occorrerà valutare preliminarmente la fattibilità della realizzazione delle strutture protettive, adattandola caso per caso.

Gruppo Mossali, azienda specializzata – fra le altre cose – nella realizzazione di coperture e dispositivi anticaduta, si occupa della progettazione e della posa di parapetti provvisori certificati a Bergamo e nei territori limitrofi. La posa viene eseguita soltanto dopo un’attenta analisi preliminare. Gli ambiti di applicazione dei parapetti provvisori possono riguardare lavori su:

  • solai,
  • tetti,
  • ponti,
  • viadotti,
  • scavi.

Contatta Gruppo Mossali per saperne di più e per scegliere soluzioni di sistemi perimetrali in grado di combinare massima sicurezza e facilità di montaggio.

parapetto provvisorio
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